Il territorio di Macomer conserva un patrimonio culturale singolare e suggestivo. Fra i siti fruibili e visitabili fanno parte l' Area Archeologica di Tamuli, la necropoli di Filigosa, i nuraghi Succuronis e Santa Barbara, il Museo Etnografico "Le Arti Antiche", il Centro Culturale Casa Attene.
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Gentili visitatori, l'area archeologica non è raggiunta da segnale telefonico o internet, per cui vi chiediamo la cortesia di munirvi di contanti per accedere al sito perchè non è possibile usare il POS. Grazie mille per la comprensione e collaborazione.
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Dear visitors, the archaeological area is not reached by telephone or internet signal, so we kindly ask you to bring cash to access the site as it is not possible to use POS. Thank you very much for your understanding and cooperation.
Area Archeologica di Tamuli
L’area archeologica di Tamuli, situata nella regione del Marghine, nella Sardegna centro settentrionale, è uno dei complessi nuragici più suggestivi dell’isola. Ne fanno parte tre tombe dei giganti, un nuraghe ed un villaggio, risalenti al Bronzo Medio e Recente (XVI-XIII sec. a. C.). Tra le tombe, quella più importante è la tomba I. In buone condizioni di conservazione, presenta un’ampia esedra, ancora intatta, al cui centro si trova l’ingresso alla camera funeraria, costituito da una lastra trapezoidale forata. Lungo il semicerchio dell’esedra è presente un sedile formato da 27 blocchi. Nell’area dell’esedra e intorno alla tomba sono visibili il chiusino e numerosi conci finemente lavorati e di varia forma, elementi che connotano la bellezza del monumento. Lungo la fiancata sinistra della tomba sono disposti sei betili di forma conica, tre maschili e tre femminili, conosciuti localmente col nome di pedras marmuradas. I tre di maggiori dimensioni, provvisti di due bozze a forma di mammelle, rappresentano l’elemento femminile; gli altri tre, completamente lisci, simboleggiano l’elemento fallico maschile. Le tombe dei giganti sono talvolta accompagnate da queste singolari pietre, accuratamente lavorate in forma ogivale, che hanno una chiara funzione sacrale: rappresentano infatti le divinità ritenute all’origine della vita e dunque capaci di riportare in vita dalla morte. Il nuraghe, situato a breve distanza su un affioramento roccioso, è di tipo complesso, composto da una torre centrale di forma circolare e da un bastione, che originariamente racchiudeva due torri. Tutt'intorno al nuraghe si svuluppa il villaggio, nel quale sono ancora perfettamente integre sei capanne, con pianta ovale allungata e copertura formata da lastre piatte, sistemate così dai pastori utilizzando le pietre di crollo delle sottostanti capanne circolari.
L'area è aperta tutti i giorni, con orario continuato. Orari di apertura
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Gentili visitatori, le aree archeologiche non sono raggiunte da segnale telefonico o internet, per cui vi chiediamo la cortesia di munirvi di contanti per accedere al sito perchè non è possibile usare il POS. Grazie mille per la comprensione e collaborazione.
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Per info: +39 347 9481337 o info@esedraescursioni.it
Costo Visita a partire da Euro 4.00 a persona
La Necropoli di Filigosa
Il sito è situato alle pendici meridionali della omonima collina, dove sorge il nuraghe Ruggiu, in prossimità dell'abitato di Macomer, nel Marghine, area della Sardegna centro-settentrionale. Questa importante necropoli ipogeica a domus de janas diede il nome ad una delle culture delle fasi iniziali dell'Eneolitico Sardo: la cultura di Filigosa. E' finora composta da 4 ipogei pluricellulari scavati nella roccia tufacea. Le sepolture, tre delle quali scavate al piede dell'altura, la quarta ad un livello superiore, presentano dei corridoi antistanti (dromos) che seguono l'inclinazione naturale della roccia. nell'anticella presentano sulle pareti delle coppelle mentre sul pavimento, in posizione centrale, è presente un focolare circolare e il letto funebre, questi ultimi realizzati a risparmio nell'escavazione delle domus. Tutti questi elementi sono da attribuire alle pratiche di culti in onore dei defunti che riflettono la convizione che la tomba fosse la loro dimora. La domus IV è l'unica che risulta essere stata riutilizzata per nuove deposizioni in epoca nuragica con l'aggiunta del prospetto archittettonico a filari di pietre.
L'area è aperta tutti i giorni. Orari di apertura
Per info: 347 9481337 - info@esedraescursioni.it
Costo Visita al sito a partire da euro 4,00 a persona
Nuraghe Santa Barbara
Il nuraghe sorge su di un breve pianoro a mezza costa del Monte Manai a 648 metri s.l.m. in posizione strategica per il controllo della via naturale che da Macomer porta all’altopiano di Campeda, in una zona comunque ricca di emergenze archeologiche. E’ un nuraghe di tipo complesso con torre centrale racchiusa da un bastione quadrilobato che include nella fronte un cortile a cielo aperto. Il mastio di forma tronco conica ha pianta circolare e si conserva per un’altezza di 15,40 m allo svettamento, mentre in origine doveva raggiungere almeno i 20 m (l’altezza residua è superata solo dal nuraghe S.Antine di Torralba con i suoi 17,55 m); è costruito con blocchi di basalto di grandi dimensioni e sbozzati rozzamente nei corsi inferiori, con grandezza decrescente verso l’alto dove i filari diventano più regolari e le pietre rifinite con maggiore cura. La torre ha tre camere sovrapposte (2 sono integre , la terza conserva solo la base), nicchia e scala d’andito; l’ingresso volge a sud-est e introduce in un lungo corridoio con soffitto a piattabanda con nicchia a destra e scala a sinistra – schema questo poco diffuso poiché la maggior parte dei nuraghi hanno la nicchia a sinistra e la scala a destra.
Per info: 347 9481337info@esedraescursioni.it
Costo Visita al sito a partire da euro 4,00 a persona
Museo Etnografico "Le Arti Antiche"
Ubicato lungo la via principale, il Museo etnografico è stato inaugurato nella primavera del Duemila. nel museo sono esposti oltre tremila oggetti, tutti originali, relativi non solo alla civiltà contadina e pastorale, ma anche al lavoro degli abili maestri artigiani che nelle strade dell’antico quartiere operavano nelle loro botteghe. L’esposizione, che abbraccia un arco cronologico compreso fra il XVIII e il XX secolo, è distribuita per “arti” all’interno di un’antica abitazione ottocentesca un tempo residenza di una famiglia locale e ora inglobata nel tessuto urbano moderno, costruita nella prima metà dell’Ottocento in quella che doveva essere l’estrema periferia del paese, poco distante dalla fonte che ne segnava il limite nord, oggi scomparsa, lontana dal centro abitato che si arroccava intorno alla parrocchiale di S.Pantaleo. Ha mantenuto intatta la struttura delle tradizionali case sarde; è distribuita su due piani più uno sopraelevato e presenta il cortile nella parte retrostante. Gli stipiti e gli architravi di porte e finestre sono realizzati in pietra locale – basalto e trachite - cosi come le strutture murarie. Al suo interno possono essere ammirati in perfetto stato di conservazione i camini in pietra, sos furreddos, le travi a vista, le scale di legno, il tavolato.
Il percorso museale si snoda attraverso 14 ambienti che raccontano di antiche arti o mestieri, proiettando il visitatore in un tempo lontano, quando il trascorrere delle ore era scandito dall’incalzare delle stagioni e ai lavori ad esse legati.
Per info: 347 9481337 o esedraescursioni@libero.it
Costo Visita al sito a partire da euro 4,00 a persona
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